Chi si rivolge ad un Counselor?


Chiunque attraversi una difficoltà nella vita quotidiana, dal momentaneo disorientamento scolastico, lavorativo o esistenziale, a criticità nella comunicazione e nella relazione con i figli, nella coppia, con chi affronta una separazione o un lutto, o con chi affronta cambiamenti impegnativi e fasi di transizione, chi vive una situazione di emergenza per catastrofi e tragedie naturali o umane

Chi ha un obiettivo, uno scopo da raggiungere, ma non sa bene come fare o non crede molto nelle proprie possibilita’ di farcela. Chi desidera conoscersi meglio,crescere e fare luce su alcune dinamiche personali e relazionali. Chiunque stia attraversando un momento di difficoltà, di conflitto interiore o relazionale o di confusione nel prendere decisioni legate alla propria vita sia privata che professionale.

A chi si rivolge?

A persone dotate di normali capacità cognitive e affettive, che presentano problemi temporanei che possono richiedere degli interventi d’aiuto a breve termine.

Alcuni esempi:

  • adolescenti con problemi legati alla crescita e allo sviluppo emotivo
  • coppie in difficoltà
  • mamme in attesa, neo mamme, neo papà alle prese con i nuovi compiti di accudimento del bambino
  • genitori con problemi legati al rapporto con i figli
  • coppie adottive in fase di avvio del loro percorso, o che attraversano periodi di crisi nella relazione col figlio
  • adulti che vivono situazioni di stress legati all’ambiente lavorativo
  • adulti che devono superare situazioni traumatiche legate a separazioni, lutti, malattie, perdita del lavoro
  • anziani che vivono con difficoltà la loro condizione esistenziale.

    Che differenza c’è tra counselling e psicoterapia?

    Il counselling non è una forma di psicoterapia o un intervento di cura sanitaria.

    1) La psicoterapia si rivolge esclusivamente a persone che presentano una significativa sofferenza emotiva, legata a situazioni di patologia psichica. Richiede un lungo trattamento che punta alla ristrutturazione della personalità del paziente. Può essere svolta soltanto da psicoterapeuti abilitati alla professione clinica.

    2) Il counselling, invece, si rivolge a persone disorientate da un problema contingente, che crea incertezza e/o turbate da naturali dinamiche evolutive legate al proprio percorso di crescita. Richiede un numero di incontri limitato, e lavora esclusivamente sul problema portato dal cliente, aiutando il soggetto a comprendere meglio le sue difficoltà e a trovare le risorse per superarle.

    Possibili aree di impiego del counsellor:

    Quali sono i campi di applicazione?

    Il counseling per le sue caratteristiche di flessibilità e di approccio dinamico investe la vita della gente in modo trasversale rispetto all’età, al ruolo esistenziale e/o professionale, risvegliando energie e attivando risorse che nutrono la resilienza personale e collettiva. Il counseling trova la sua applicazione nella vita personale in tutto il suo ciclo di evoluzione e sviluppo, dall’infanzia alla terza età, passando per la coppia, la genitorialità, la famiglia, la vita scolastica e i campi del sociale, la vita lavorativa –counseling nelle organizzazioni, le situazioni di emergenza –counseling nelle emergenze, l’alimentazione, la comunità, oppure le situazioni critiche come separazioni, divorzi o lutti.

    Scuola e Università.

    • Interventi sui problemi degli allievi (orientamento, difficoltà di apprendimento, problematiche relazionali e affettive, stati d’ansia…)
    • Sostegno e supervisione degli insegnanti
    • Accompagnamento processi di integrazione e intercultura.

     

    Famiglia.

    • Sostegno alla comunicazione di coppia
    • Mediazione
    • Sviluppo competenze genitoriali
    • Supporto alla famiglia e a tutti i soggetti affidatari

     

    Contesto sanitario.

    • Prevenzione
    • Comunicazione di diagnosi
    • Sostegno in situazioni di crisi (dopo il trauma)
    • Fronteggiamento di gravi malattie
    • Accompagnamento in percorsi riabilitativi legati a situazioni di dipendenza o a disturbi del comportamento alimentare
    • Preparazione alla inabilità e alla morte

     

    Contesto lavorativo.

    • Superamento stress, burn out
    • Sostegno in caso di mobbing
    • Gestione conflitti

     

    Assistenza sociale.

    • Aiuto nella soluzione di problemi pratici
    • Problemi di integrazione e intercultura
    • Formazione e supervisione volontari.