Come funziona l’ipnosi?
Per capire come funziona l’ipnosi è importante aver chiara la distinzione tra mente conscia e mente inconscia.
La mente conscia riesce a trattenere un numero di informazioni limitate, serve per analizzare e risolvere problemi, aiuta a prendere decisioni e ad esercitare il potere della volontà.
La mente inconscia, invece, può essere paragonata ad un’enorme banca dati nella quale sono archiviate memorie ed emozioni in modo permanente. Diversamente dalla mente conscia la capacità d’informazioni che riesce a processare al secondo è elevatissima.
Ormai è noto che è la mente inconscia a controllare tutte le funzioni corporee: respirazione, battito cardiaco, battito degli occhi, sistema immunitario, muscolare, etc. Accedere alla parte inconscia e comunicare con essa nel modo più appropriato significa avere accesso al programmatore autonomo interno responsabile degli schemi mentali, comportamentali ed emotivi come anche dello stato fisiologico del nostro corpo.
Questa mente inconscia è più potente rispetto alla parte razionale. L’inconscio, se così si può dire, ha sempre l’ultima parola su tutto.
Se con la nostra parte conscia vogliamo dimagrire o diventare ricchi o smettere di fumare, ma il nostro inconscio non sta andando in quella direzione o non è allineato con quell’obiettivo, non ci seguirà.
Questi sono solo alcuni esempi che mostrano come il nostro inconscio decida su tutti gli aspetti della nostra vita. Ecco perché è fondamentale saper comunicare in modo corretto con l’inconscio.
Per accedere alla mente inconscia e interagire con essa è necessario oltrepassare la cosiddetta soglia critica, che possiamo immaginare come la porta tra le due menti, conscia ed inconscia.
Questa soglia critica rappresenta un fattore determinante nell’attivazione delle risorse della mente inconscia, perché ha il potere di accettare o rifiutare nuove informazioni.
Abitualmente la soglia critica è come una barriera che tende a respingere i messaggi che contrastano con la vecchia “programmazione” e questa è la ragione per cui molti tentativi di cambiamento supportati dalla sola forza di volontà non funzionano.
È qui che l’ipnosi può giocare un ruolo fondamentale perché durante la cosiddetta trance viene temporaneamente bypassata la soglia critica ed è perciò possibile comunicare alla mente inconscia i messaggi più appropriati per favorire i cambiamenti desiderati.
Le applicazioni mediche dell’ipnosi sono sempre più in crescita: impiego dell’ipnosi nel trattamento del dolore cronico, nella cura oncologica, in sostituzione dell’anestesia durante interventi chirurgici, nel parto o durante trattamenti odontoiatrici.
Questa non è magia, è semplicemente l’effetto che si ottiene attraverso l’impiego delle risorse della mente subconscia o inconscia e attraverso l’attivazione del potere di autoguarigione del corpo.
La bella notizia è che l’ipnosi si può apprendere e vivere anche nello spazio interiore della propria unicità. È così che possiamo praticare l’auto-ipnosi.
Come nell’ipnosi indotta, infatti, anche attraverso l’auto-ipnosi, è possibile raggiungere un particolare stato di coscienza, la trance, attraverso il quale, auto-impartendosi suggestioni ad hoc, si agisce sul proprio inconscio in maniera più diretta ed efficace.
L’auto-ipnosi non è altro che un procedimento in cui guidati da apposite tracce e quando diveniamo esperti soltanto dal nostro stesso immaginario, entriamo in trance, comunichiamo con il nostro inconscio, possiamo dare ad esso istruzioni precise e infine usciamo dalla trance.
L’auto-ipnosi permette di sfruttare al meglio le capacità innate del nostro cervello, di utilizzare finalmente non soltanto quel 5-7% che abitualmente sfruttiamo di esso, ma le potenzialità molto maggiori che globalmente esso racchiude.
La nostra mente è in grado di fare cose straordinarie e grazie all’auto-ipnosi è possibile sfruttare le sue capacità in modo ottimale e sempre crescente.
Possiamo dire che in questo modo possiamo riuscire a realizzare cose che mai avremmo pensato di raggiungere. E questo accade per l’attivazione del potere inconscio che lavora finalmente nella stessa direzione della nostra coscienza.