Ipnosi.


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Col termine “ipnosi” si intende il processo mediante il quale un ipnotista induce uno stato ipnotico, generando quella che viene definita “trance ipnotica” (cioè quello speciale stato della coscienza in cui si trova una persona ipnotizzata).

La trance ipnotica è sostanzialmente una modificazione dello stato di coscienza spesso caratterizzata da un notevole assorbimento dell’attenzione verso tutte le attività, le sensazioni ed emozioni più profonde dell’individuo, con un ripiegamento ad un autoanalisi e ricerca di significati più o meno inconsapevoli, a tutti quegli eventi che non riescono ad essere risolti con una normale attività consapevole della coscienza ( cioè operando ovvie razionalizzazioni).

La trance ipnotica può manifestarsi sia spontaneamente e sia mediante una induzione; esempi di trance spontanea le ritroviamo nell’essere assorbiti dalla lettura di un libro o mentre si guarda un film e persino tornando in auto. L’esperienza quotidiana della trance ipnotica è in taluni casi simile al fare qualcosa in modo automatico (ad esempio guidare l’automobile): i comportamenti vengono messi in atto contemporaneamente e non “monitorati” consapevolmente (ad esempio parlare col passeggero e ascoltare l’autoradio mentre si guida fumando una sigaretta).

In queste occasioni in cui “mettiamo il pilota automatico” possiamo dirigere la nostra attenzione verso il nostro “mondo interno” senza per questo essere costretti ad interrompere le nostre azioni (con la conseguente sensazione di essere arrivati a destinazione senza sapere cosa è accaduto durante il tragitto percorso in automobile).

Altrettanto spesso l’ipnosi è legata ad una attività immaginativa, creativa, interessante o comunque emotivamente intensa proprio perché queste esperienze catturano la nostra attenzione (essere assorti nella lettura di un libro, dipingere, fare un lavoro che ci “prende”, ballare, ecc) mettendo in secondo piano tutte le altre esperienze (il tempo che passa, l’appetito, una persona che ci parla, ecc).La trance ipnotica è quindi un fenomeno normale, che viviamo più volte ogni giorno (mediamente una volta ogni 90 minuti circa), e di cui conosciamo le varie sfumature e intensità: ognuno di noi sa cosa vuol dire “essere completamente assorto in una attività”, così come ognuno conosce l’esperienza del “sogno ad occhi aperti” o dell’immaginazione vivida, in cui il “confine” tra la realtà esterna e mondo interno non è nettamente marcato.

Ci sono varie definizioni associate all’ipnosi. In generale comunque si potrebbe definirla come una modalità di funzionamento del sistema nervoso, uno “stato particolare di coscienza”, diverso sia dal sonno naturale che dalla veglia, che in seguito a stimoli precisi attiva un processo mentale ed un coinvolgimento del corpo.

Generalmente lo stato di trance ipnotica è vissuto come uno stato di benessere e di profondo rilassamento dove l’attenzione è caratterizzata da una particolare flessibilità e le sensazioni, le percezioni, i pensieri, la consapevolezza, la memoria ed i comportamenti, possono essere soggetti a momentanee e funzionali modificazioni. Tali modificazioni rendono possibile ri-associare e ri-organizzare le proprie risorse in funzione del proprio benessere, attivare potenzialità psicofisiche nuove e valorizzare quelle già esistenti.

A livello neuropsicologico l’ipnosi si pone così all’interno del continuum dei livelli di vigilanza dell’individuo, in cui l’eccitazione e l’inibizione della corteccia cerebrale, cioè dell’attività nervosa superiore, crescono in modo diverso. Il processo ipnotico si distingue da quello della veglia, del sonno e della fase REM (sogno), proprio perché a determinarlo intervengono strutture cerebrali diverse da quelle degli altri tre processi, e con modalità differenti.