L’ipnosi è uno stato particolare di coscienza, in cui entriamo, anche senza rendercene conto tutti i giorni, più volte al giorno. ( I ritmi circadiani)
Anno dopo anno, ha continuato a sorprendermi per le infinite strade di guarigione, crescita ed evoluzione personale che può schiudere.
Il contatto con l’immaginario, che trova anche un solido rimando neuroscientifico, è infatti una delle vie regie di accesso all’inconscio, là dove giace il numinoso inizio che Jung ci ha mostrato e si aprono le porte del senza tempo che ci cura.
Eppure il mistero dell’ipnosi è semplice come l’atto di chiudere gli occhi che fa un bambino quando gioca e immagina, è naturale quanto il più profondo funzionamento del nostro cervello.
Quando siamo assorti nella visione di un film o siamo immersi nei nostri pensieri così tanto da non accorgerci più di nulla di ciò che accade intorno a noi, quando siamo innamorati e ci sembra di camminare ad un metro dal suolo, siamo in ipnosi.
Così, le aspettative di un atto misterioso, di qualcosa che, vinte le nostre barriere razionali, ci permette di risolvere ogni tipo di problema come il desiderio di una magia, incontrano la semplicità di un passaggio fisiologico ad un funzionamento cerebrale diverso dalla veglia, all’ingresso naturale in uno stato di coscienza che cura.
La ricerca neurofisiologica attuale sta investendo molte risorse nello studio e nella applicazione dell’ipnosi: dopo più di un secolo e mezzo di storia, così, l’ipnosi ha trovato nei dati neuroscientifici relativi alla neuroplasticità, basi oggettive di efficacia e applicabilità anche in medicina, replicate ormai da centinaia di studi.
La parola ipnosi deriva dal greco hypnos, sonno, ma più che con il sonno l’ipnosi ha a che fare con il rilassamento della mente e del corpo associato con un certo tipo di onde cerebrali, alpha e theta.
L’ipnosi è uno stato particolare di coscienza caratterizzato da un’attenzione focalizzata e da un’alta suggestionabilità che permette ai messaggi di raggiungere la mente inconscia con maggiore facilità. Questa condizione favorevole al cambiamento può essere usata per superare abitudini, aumentare l’autostima o migliorare aspetti di noi che riteniamo dannosi o indesiderati.
Quando siamo in ipnosi possono verificarsi fenomeni che durante la veglia ordinaria non sono possibili poiché durante la cosiddetta trance le risorse della mente subconscia divengono disponibili ad una vera e propria riprogrammazione mentale.
dal nostro stesso immaginario, entriamo in trance, comunichiamo con il nostro inconscio, possiamo dare ad esso istruzioni precise e infine usciamo dalla trance.
L’auto-ipnosi permette di sfruttare al meglio le capacità innate del nostro cervello, di utilizzare finalmente non soltanto quel 5-7% che abitualmente sfruttiamo di esso, ma le potenzialità molto maggiori che globalmente esso racchiude.
La nostra mente è in grado di fare cose straordinarie e grazie all’auto-ipnosi è possibile sfruttare le sue capacità in modo ottimale e sempre crescente.
Possiamo dire che in questo modo possiamo riuscire a realizzare cose che mai avremmo pensato di raggiungere. E questo accade per l’attivazione del potere inconscio che lavora finalmente nella stessa direzione della nostra coscienza.